Emanuele Crocetti

E-mail (autore per corrispondenza): 
e.crocetti@ispo.toscana.it
Autore/i: 
Emanuele Crocetti, Carlotta Buzzoni, Adele Caldarella, Antonella Corbinelli, Laura Fancelli, Teresa Intrieri, Gianfranco Manneschi, Libuse Nemcova, Marco Zappa
Istituto/i: 
UO Epidemiologia clinica, descrittiva e registri, Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, Firenze
Abstract: 
Obiettivi Nello schema mnemonico ABCDE diffusamente utilizzato per indirizzare la diagnosi del melanoma cutaneo, la lettera D rappresenta le dimensioni delle lesioni pigmentate, in particolare, il sospetto per quelle di diametro >6mm. Recentemente è stato suggerito di modificare il significato della lettera D, ‘declassando’ il diametro a favore del colore, scuro, della lesione pigmentata (D = dark). Metodi Lo studio è stato condotto sulla casistica dei melanomi del Registro Tumori della Regione Toscana, del periodo 2000-2010. E’ stata valutata la correlazione (coefficiente lineare r di Pearson) tra lo spessore di Breslow e il diametro e, con il coefficiente R2, la proporzione della varianza di Breslow spiegata dal diametro. Sia il Breslow che il diametro sono stati analizzati su scala logaritmica. Sono stati valutati, per classi crescenti, di diametro (<=6, 7-10, 11-20, 21-30, 31-40, 41-50 e >50mm) alcuni fattori prognostici: Breslow mediano, <1mm, >4, proporzione in situ, proporzione di melanomi nodulari, età media e percentuale donne. Risultati Sono stati analizzati 2071 melanomi cutanei per i quali erano disponibili sia lo spessore che il diametro: 1024 uomini (49.4%) e 1047 donne (50.6%). La casistica includeva 290 melanomi in situ (14.0%) e 1781 invasivi (86.0%). E’ presente una correlazione statisticamente significativa (p<0.001) tra Breslow e diametro, anche se modesta, r=0.39, e con un coefficiente R2 di 0.15. I risultati si confermano - correlazione significativa ma modesta – stratificata per sesso, età (<50, 50+) e sottosedi. Una quota non marginale di melanomi ha un diametro <=6 mm. Tra i melanomi più piccoli non mancano forme a prognosi severa (>4mm, nodulari), anche se la presenza di queste aumenta all’aumentare delle dimensioni. Conclusioni La correlazione fra diametro e spessore sembra più rilevante dal punto di vista statistico che come strumento di guida diagnostica. Anche melanomi piccoli o molto piccoli possono avere fattori prognostici negativi.
Preferenza: 
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