Rischio di linfoma non-Hodgkin da emissioni di diossine prodotte da inceneritori in provincia di Venezia

E-mail (autore per corrispondenza): 
paola.zambon@unipd.it
Autore/i: 
Zambon P, Ricci P, Bovo E, Casula A, Gattolin M, Fiore AR, Chiosi F, Guzzinati S
Istituto/i: 
Registro Tumori del Veneto
Discussione: 
Binary Data
Materiali e metodi: 
Sono stati estratti dal database del RTV 598 casi di linfoma non-Hodgkin con conferma microscopica, diagnosticati tra l’1.1.1990 e il 31.12.1996 nelle 3 ULSS. Per ogni caso di linfoma è stato estratto un controllo della stessa età e sesso dall’anagrafe sanitaria delle 3 ULSS considerate insieme. Per ogni soggetto è stata ricostruita la storia residenziale analitica per indirizzo dal 1960 alla data della diagnosi. Sono stati considerati tutti gli inceneritori dei rifiuti urbani, dei rifiuti ospedalieri e gli inceneritori industriali (33) della provincia di Venezia e un grande inceneritore dei rifiuti urbani situato al confine della provincia di Venezia. Per definire il livello della dispersione atmosferica di diossine è stato usato il modello di dispersione Industrial Source Complex Model in Long Term Mode versione 3. E’ stato calcolato uno specifico valore di esposizione per ciascun punto (indirizzo georeferenziato) e per ciascun anno di calendario. Il valore di esposizione di ciascun soggetto è espresso come valore cumulativo. L’analisi considera 539 casi e altrettanti controlli appaiati.
Risultati: 
Il rischio di sviluppare un LNH è significativamente aumentato nelle donne con il più alto livello di esposizione ed è pari a 1.85 (95%IC = 1.035-3.305) mentre nessun rischio si evidenzia nel sesso maschile.
Obiettivi: 
Obiettivo dello studio è valutare se l’esposizione ambientale a diossine prodotte da inceneritori ha determinato un aumento di rischio di linfoma non-Hodgkin nella popolazione residente in 3 ULSS della provincia di Venezia (Venezia Centro Storico, Terraferma Veneziana, Riviera del Brenta, 422924 abitanti al censimento 2001).